Savona, 8 marzo 2020

II domenica di Quaresima.

Confratelli carissimi,

desidero scrivervi, in questo tempo che sarà difficile, per dirvi tutta la mia vicinanza. Saremo chiamati, nelle prossime settimane, a vivere la nostra paternità e la nostra cura verso la gente che il Signore ci ha affidato, in un modo, anche per noi, del tutto nuovo: senza Messe, senza prediche, senza catechismo. Ma forse ci sarà dato di scoprire (e sarà una grazia!) che per molti la paura di essere contagiati viene dalla voglia di vivere. E nel sacramento della Riconciliazione, ma anche in altre forme, potremo aiutare chi ci incontrerà -e aiutare noi stessi- a vivere, senza accontentarci di vivacchiare! Riscoprendo, con la nostra gente, quello “spazio insaturo” abitato dal mistero, dove c’è Dio e la Parola riposa…

Ma questo tempo strano può diventare grazia particolarissima proprio per noi preti. Saremo “costretti” a riconoscere che la nostra vita è ben più del ministero! Forse ci sentiremo un po’ vuoti e smarriti, con un tempo difficile da riempire: ma ci farà bene, questa mancanza! Perchè noi, come tutti, siamo preziosi per quello che siamo e non per quello che facciamo. Mi accompagnavano, in questi giorni, i versi di Mario Luzi: “di ch’è mancanza/cuore/questa mancanza/che ad un tratto ne sei pieno?”. 

Vi dico anche che mi piacerebbe -naturalmente, se ne avrete voglia!- incontrarvi nei prossimi giorni a tu per tu, per leggere nello Spirito questa emergenza, e per cercare di capire insieme quale parola, imprevista ma forse proprio per questa preziosa, vuole dire a ciascuno di noi e alla nostra Chiesa: se volete, cercatemi!

Vi abbraccio con affetto, Vi benedico e chiedo a Voi di benedirmi.

Il Vostro Vescovo + Gero

PS. Dopo aver chiuso questa lettera, sono venuto a conoscenza di una iniziativa della Diocesi di Roma, che propone per mercoledì 11 marzo una giornata di preghiera, digiuno ed elemosina in solidarietà con i malati e con chi lavora per loro. La faccio mia e la propongo a Voi: ciascuno potrà liberamente accoglierla nel segreto del cuore. Potrebbe essere anche un bel modo di prepararci alla Festa di N.S. di Misericordia.