Quiliano. Sabato 19 marzo alle ore 21 nella Chiesa del Santissimo Salvatore a Valleggia si svolgerà un’elevazione musicale nell’ambito delle iniziative della parrocchia in occasione della festa del compatrono san Giuseppe, patrocinate dalla Diocesi di Savona-Noli e dal Comune di Quiliano, e con un’invocazione particolare per la pace in Ucraina e nel mondo. Il concerto preghiera sarà tenuto da due importanti realtà vocali del territorio: gli ospiti della Corale Polifonica Cellese, diretta da Eleonora Molinari, e il gruppo “di casa”, ovvero il Coro Polifonico di Valleggia, diretto da Maurizio Fiaschi. In programma brani, tra gli altri, di Bach, Da Victoria, Gounod.
Proprio a Valleggia, che da qualche giorno ospita oltre venti donne e bambini fuggiti dagli orrori della guerra, non mancherà una testimonianza dedicata alla drammatica situazione che sta vivendo l’Ucraina. Alla serata è stato infatti invitato don Piero Giacosa, il quale da anni intrattiene rapporti con la chiesa locale e ospita da settimane alcuni profughi. Non mancheranno preghiere e brevi momenti di riflessione legati alla musica e dedicati alla pace.
Costituita nel 1985 per iniziativa del compianto don Antonio Giusto, la “Cellese”, pur fondata da un sacerdote, non ha mai avuto la connotazione di una corale liturgica ma ha sempre aperto il suo repertorio con esecuzioni quasi esclusivamente a cappella e generi musicali sempre più diversificati. Svolge attività concertistica in Liguria, impreziosita, specie negli ultimi anni, da importanti esperienze in altre regioni e all’estero.
Fondato nel 1953 da don Angelo Genta, don Renzo Tassinari e Attilio Acquarone, il Polifonico di Valleggia è stato condotto da Giuseppe Rebella per cinquant’anni, poi dal suo allievo Marco Siri e oggi da Maurizio Fiaschi, direttore con grande esperienza a livello internazionale. Oltre al servizio liturgico, il coro partecipa a concerti e rassegne in Italia ed Europa: ultime tappe Salisburgo, Venezia, Monaco, Roccasecca. Tra i pochi gruppi al mondo ha partecipato due volte alla nota rassegna di Loreto e cantato in più occasioni in Vaticano.