Anno 2020, in tutto il mondo il 6 aprile si celebrano i 500 anni dalla morte del grande genio del Rinascimento Raffaello Sanzio.
Come lo scorso anno la Diocesi di Savona-Noli ha celebrato l’anniversario di Leonardo Da Vinci attraverso eventi collegati alla copia dell’Ultima Cena conservata in Seminario Vescovile, così quest’anno possiamo commemorare Raffaello attraverso un’altra importante copia: il Ritratto di Giulio II.
Di nuovo protagonista è il Seminario, infatti nelle sue gallerie è conservato il grande olio su tela, più grande dell’originale conservato a Londra alla National Gallery.
Il nostro ritratto è una pregevolissima copia dell’originale databile tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento. Come scrive Bruno Barbero ne “La quadreria del Seminario di Savona”, il dipinto compare per la prima volta nominato genericamente come Ritratto di papa in un inventario datato 1755 inerente i beni di Agostino Spinola, vescovo di Savona. Alcune fonti indicano invece la provenienza di questo dipinto dalla Certosa di Loreto di Savona.

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Il ritratto di Giulio II Della Rovere è un’opera innovativa, che supera le rappresentazioni iconiche del passato e crea un nuovo modello di ritratto di stato. Come solitamente amava ritrarre Raffaello, anche Giulio II è raffigurato di tre quarti, in una posizione che lo rende meno ieratico e più vicino allo spettatore. La figura anziana con lo sguardo pensieroso, la lunga barba e il volto stanco rivela il suo intimo animo e svela le difficoltà che sta affrontando il pontefice a seguito della guerra con la Francia e della perdita di Bologna. Il papa è seduto sulla sedia camerale a braccioli e i pomoli dello schienale sono decorati con grandi ghiande dorate che richiamano lo stemma della sua famiglia: i savonesi Della Rovere. Indossa il camauro, ovvero la berretta di velluto rosso filettata di ermellino, la mozzetta cioè la mantellina rossa bordata di pelliccia e sotto un camice bianco. Le mani con gli anelli cerimoniali, reggono un fazzoletto e l’estremità del bracciolo.

L’Ufficio Beni Culturali della nostra Diocesi, celebrerà il grande genio del Rinascimento Italiano, con un anno di nuove proposte culturali volte a valorizzare il patrimonio diocesano.
Intanto, nell’attesa che i tempi migliorino e si possa tornare alla normalità, mentre siamo chiusi in casa per sconfiggere il Covid-19, dal 6 aprile, giorno della morte di Raffaello, potremo visitare virtualmente il Seminario e vedere da vicino il dipinto di Giulio II Della Rovere mentre una voce narrante spiegherà l’opera.
L’iniziativa segue la già collaudata visita virtuale che la Diocesi ha messo a disposizione sul sito www.1536.it per poter accedere da casa alla Cappella Sistina e alla Cattedrale di Savona sentendo le spiegazioni audio e vedendo le opere ivi contenute.