Domenica 30 marzo si effettuerà la consueta raccolta diocesana di solidarietà per la Quaresima. Quest’anno la “colletta” sarà devoluta alla missione di Monassao, nella Repubblica Centrafricana, dove opera don Michele Farina, insieme a padre Davide Camorani della Società delle Missioni Africane. Dopo otto anni circa passati come missionario fidei donum a Cuba e il suo rientro nella diocesi di Savona-Noli per qualche tempo, nel gennaio 2022 il sacerdote finalese è partito infatti come missionario in Africa.
Il progetto che propone come scopo della raccolta è costruire una cappella per i fedeli del piccolo villaggio di Kanza, a 15 km da Monassao, nella diocesi di Berberati. Il villaggio è abitato da circa 200 persone, la maggior parte delle quali sono pigmei Bayaka. Il costo della costruzione si aggira intorno ai 12 – 15mila €. “La comunità di Kanza è l’ultima nata nella nostra parrocchia di Monassao – spiega don Farina – Il villaggio si trova sulla strada che taglia in due la foresta, in direzione del confine con il Congo e il Camerun”.
“È forse la comunità più povera, dove la gente vive di ciò che trova nella foresta a seconda della stagione e produce nei piccoli terreni coltivati sempre nella foresta, principalmente manioca – aggiunge – La comunità è nata circa otto anni fa, sono stati celebrati i battesimi, le prime comunioni due volte nell’arco di questi anni e fino ad oggi la comunità si riunisce in una cappella fatta in legno con il tetto in bambù. Viste le piccole dimensioni della cappella, molti sono costretti a partecipare restandovi intorno ed è desiderio di tutti avere un luogo più grande e adatto alle celebrazioni e agli incontri. La comunità celebra la sua festa patronale il giorno della Trasfigurazione, il 6 agosto, scelta dovuta anche al fatto che la cappella si trova in cima ad una collina, il nostro Tabor”.
In occasione della raccolta solidale il Servizio Missioni e Migrazioni diocesano lancia una seconda proposta di esperienza missionaria per i giovani dai 18 ai 35 anni proprio a Monassao tra gennaio e febbraio 2026 per quattro settimane circa. Anche questa iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare sul tema della “missio ad gentes” e coinvolgere i ragazzi nel lavoro missionario. Per motivi logistici di accoglienza e spostamenti nel territorio i posti sono limitati ad un massimo di 5 persone.
L’esperienza sarà preceduta da incontri di preparazione da giugno, in concomitanza con il rientro in Italia di don Michele Farina. È necessario iscriversi entro giugno contattando il corresponsabile del Servizio diocesano padre Enrico Redaelli al numero di telefono e WhatsApp 3491836069 oppure via e-mail all’indirizzo henryyole1@live.it.