Finalpia. Nel pomeriggio di ieri, dopo i Primi Vespri per la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, all’età di 82 anni è tornato alla Casa del Padre don Giuseppe Fiorito, benedettino sublacense – cassinese del monastero di Finalpia. Nato nel settembre 1939, originario di Savona (dov’era molto conosciuto) e professo l’11 luglio 2002 (la sua è stata una vocazione adulta), era entrato in monastero intorno ai sessant’anni e dopo una vita spesa come insegnante.

“Se n’è andato in punta di piedi, com’è sempre vissuto – dicono di lui il padre priore dom Franco Gazzera e i confratelli – Un monaco ma soprattutto una persona dolce, umile e, cosa rarissima, estremamente educata. La sua presenza discreta poteva apparire come insignificante, invece l’esempio che quotidianamente ha dato in questi anni è stato di servizio. La cura e la diligenza che metteva nel compiere qualsiasi incombenza ne facevano un perfetto figlio di san Benedetto”.

“Per lui ogni compito era importante e da fare con grande impegno, ogni richiesta che riceveva la eseguiva come fosse la risposta ad una supplica, ogni parola che diceva aveva la dolcezza della gioia di essere un umile servitore del Vangelo – aggiungono – Il suo incedere lento e strascicato non aveva nulla della decadenza del corpo ma era un insegnamento che indicava con quale cadenza ci si dovesse avviare lungo la strada che porta al Calvario e il suo andare al Golgota è stato lungo e sofferente. Il suo esempio è un monito a noi che abbiamo sempre fretta, perché ciò che faceva aveva l’armonia lenta della preghiera”.

Sabato 25 giugno alle ore 20:45 nel monastero verrà recitato il rosario, domenica 26 giugno alle 18 nell’Abbazia Santa Maria, in via Santuario 59, si terranno i funerali.