Savona. Giovedì 9 maggio dalle ore 15 la Caritas della Diocesi di Savona-Noli, insieme al Comune e ad altri partner del terzo settore, organizza la seconda edizione della Festa dell’Europa. In corso Italia, precisamente fra le vie Vegerio e Cesare Battisti, sarà possibile passeggiare fra bancarelle di handcrafting, truccabimbi o intrattenimento e stand informativi proposti dalle associazioni del territorio o di sensibilizzazione sulle prossime elezioni europee e sulla candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura 2027, quest’ultimi curati dai ragazzi che hanno aderito al Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento proposto da Eurodesk Savona.

Sarà una manifestazione aperta a tutti per ricordare i nostri diritti e doveri di cittadini europei e “l’occasione per parlare alla comunità del progetto di Europa di pace che sogniamo e vogliamo realizzare”, come scrive su Il Letimbro Marco Berbaldi, presidente della Fondazione ComunitàServizi, che gestisce i servizi caritativi diocesani. “La politica è la più alta forma di carità” è il messaggio più volte ripreso dalla dottrina sociale della Chiesa e che si tramanda da quando papa Pio XI lo pronunciò per la prima volta il 18 dicembre 1927 durante l’udienza dedicata ai dirigenti della Federazione Universitaria Cattolica. “Alla vigilia delle europee questo messaggio dovrebbe vibrare forte nelle nostre coscienze, attivandoci all’esercizio del nostro voto, diritto-dovere che va sempre difeso e affermato, con rinnovata consapevolezza e partecipazione”, afferma Berbaldi.

“La nostra Caritas diocesana si riconosce nelle parole del Manifesto per l’Europa promosso da Caritas Italiana, Azione Cattolica, Focsiv e Missio durante la Summer School Acting EurHope 2017 – afferma – Nella recente dichiarazione dei vescovi della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea si sottolinea che ‘è un progetto di pace quello di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta’. In questo mese che ci separa dalle elezioni ci impegneremo a sensibilizzare la comunità locale, con particolare attenzione ai giovani, affinché tutti si sentano chiamati a portare avanti questo progetto di pace, esprimendo il proprio voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno questi valori e lavoreranno per il bene comune”.

“In particolare facciamo nostre e promuoviamo le cinque priorità indicate da Caritas Europa – scrive ancora il presidente della fondazione – La prima è garantire mercati del lavoro e protezione sociale efficaci, adeguati e inclusivi per tutti, monitorando attentamente la corretta attuazione di tutti i venti principi del ‘Pilastro europeo dei diritti sociali’ e chiedendo alla Commissione Europea di presentare una proposta di direttiva quadro sugli standard di reddito minimo entro il prossimo mandato del Parlamento Europeo”.

“La seconda questione da portare avanti è garantire servizi sociali di alta qualità, accessibili ed economici per tutti, invitando la Commissione Europea a presentare una proposta di ‘regola d’oro’ per gli investimenti sociali e la creazione di un quadro di riferimento per i fornitori di servizi senza scopo di lucro – continua Berbaldi – La terza urgenza consiste nel difendere, promuovere e progettare politiche di migrazione e asilo che rispettino i valori dell’Unione Europea, la convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati, i diritti umani e la dignità di tutte le persone senza distinzioni”.

“Si chiede ancora di promuovere l’azione umanitaria e lo sviluppo a guida locale nelle azioni esterne dell’Unione Europea e aumentare in modo significativo i finanziamenti diretti per l’aiuto umanitario e lo sviluppo alle organizzazioni locali della società civile di base, prestando particolare attenzione ai costi generali da esse sostenuti – spiega il presidente – Si tratta infine di promuovere la giustizia globale e la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile nel Sud del mondo, correggendo gli squilibri di potere e gli ostacoli strutturali alla riduzione della povertà e delle disuguaglianze”.

“‘Il raggiungimento di progressi reali in questi settori è essenziale per raggiungere gli obiettivi di Sviluppo sostenibile entro il 2030’, sottolinea Caritas Europa nell’inoltrare queste richieste alle forze politiche. Un traguardo al raggiungimento del quale l’Europa unità può e deve dare un contributo determinante”, conclude Marco Berbaldi.