La Marcia nazionale della pace del 31 dicembre, annullata lo scorso anno per l’emergenza pandemica, avrà ancora Savona come sede, confermando così la scelta che la Conferenza episcopale italiana aveva fatto per l’edizione 2020. Il cammino preparatorio della diocesi alla Marcia è scandito in tre tappe, accomunate dallo slogan “Tre passi di pace”. La seconda tappa si avrà venerdì 29 ottobre, alle ore 21 nell’aula magna del Seminario, con l’incontro con don Daniele Simonazzi, sacerdote di Reggio Emilia impegnato nella pastorale dei rom e sinti e cappellano in una struttura per malati psichiatrici. Tema della serata: “Giustizia e pace si baceranno”.

Per la marcia del 31 dicembre il percorso partirà da piazza Mameli intorno alle ore 18 al suono della campana dei caduti, proseguirà per via Paleocapa, piazza del Popolo, via IV novembre, ponte sul Letimbro, via don Minzoni, piazza Aldo Moro (stazione F.S.) per arrivare alla prima tappa nei giardini di piazza delle Nazioni. Dopo la prima tappa, la marcia proseguirà per via Leopardi, via Tasso, via De Amicis, piazza Consolazione, corso Viglienzoni, corso Colombo, e piazzale Eroe dei due mondi per la seconda tappa. Si proseguirà poi lungo corso Mazzini per arrivare alla terza tappa nella fortezza del Priamar, che ospiterà una testimonianza nel piazzale del Maschio. Dal Priamar il percorso proseguirà in corso Mazzini, via Pietro Giuria e via Caboto per arrivare in Cattedrale, dove, intorno alle 22,30, sarà celebrata la Messa.

Ogni tappa avrà la durata di 40 minuti circa. I testimoni che offriranno una testimonianza saranno: un giornalista di “Avvenire” con grande esperienza internazionale, il fondatore del “Gruppo Abele” e di “Libera” don Luigi Ciotti e Mohamed Ba, mediatore culturale ed attore di origine senegalese. Il gruppo organizzatore della Marcia, dopo aver incontrato in questi giorni don Renato Sacco, referente di Pax Christi, avrà, mercoledì 27 ottobre alle ore 15,30, un confronto in videoconferenza con don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, per concordare insieme vari aspetti della organizzazione dell’evento.