“Faccio mia volentieri la lettera con cui la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ci invita alla preghiera e alla solidarietà operosa per le popolazioni colpite dal terremoto in Siria e Turchia”. A dirlo è monsignor Calogero Marino in merito alla decisione dell’organismo dell’assemblea permanente dei vescovi italiani di indire una colletta nazionale per il 26 marzo. “La lettera, preceduta dalle parole del Santo Padre, è chiara, anche nelle indicazioni operative, e non ha bisogno di commento – aggiunge monsignor Marino – Sono certo che, in particolare nella Quaresima ormai prossima, sapremo farci vicini alla grande sofferenza di queste popolazioni e affido alla Caritas diocesana la più ampia diffusione di questo mio desiderio”.

Al termine dell’udienza generale dell’8 febbraio papa Francesco ha rivolto il suo pensiero alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e feriti: “Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Facendo proprio l’appello del pontefice “la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, rinnova profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto”, si legge nella lettera dell’organismo. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità la stessa CEI ha disposto un primo stanziamento di 500mila € dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale.

Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.

Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima). “Sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali e spirituali delle popolazioni terremotate – prosegue il documento – Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.

Le offerte raccolte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023. Sin d’ora è comunque possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o donazione online sul sito web caritas.it o bonifico bancario (causale: “Terremoto Turchia – Siria 2023”) tramite

  1. Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma- Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  2. Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  3. Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  4. UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: TI 88 U 02008 05206 000011063119

Terremoto in Turchia e Siria: il 26 marzo colletta nazionale per le popolazioni colpite
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Emergenza terremoto in Turchia e Siria
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