Le porte intarsiate della Natività di Pantaleoni (1516) ricongiunte nella mostra di Alessandria.

Nuovi viaggi per i nostri tesori artistici! Alla volta di Alessandria sono partite a dicembre per essere esposte in mostra, due ante intarsiate da Giovan Michele Pantaleoni. L’intagliatore, nativo di Serravalle Scrivia e attivo tra la Liguria e la Francia nel primo trentennio del Cinquecento, le realizzò nel 1516 per il coro dell’antica Cattedrale di Savona sul Priamar.

“Alessandria scolpita, sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento, 1450-1535” è il titolo dell’esposizione che il Comune piemontese ha inaugurato a Palazzo Monferrato il 14 dicembre e che si protrarrà sino al 5 maggio 2019. Per guidare il visitatore alla scoperta di Alessandria e del suo territorio nel periodo in cui la città stava passando dalla cultura figurativa tardo-gotica a quella rinascimentale, il comitato scientifico della mostra ha scelto più di quaranta opere lignee. I curatori hanno infine messo a confronto le sculture lignee con tavole dipinte e oggetti di oreficeria.

Le opere sono esposte in tre sezioni incardinate intorno a una spettacolare sequenza di crocifissi dolorosi e a un gruppo del Compianto sul Corpo di Cristo. La prima sezione è dedicata al “naturalismo lineare”, ovvero alla forma ancora tardo-gotica della scultura. In Piemonte un importante rappresentante tardo-gotico fu Francesco Filiberti, attivo a metà Quattrocento e legato all’ambito lombardo. La seconda sezione comprende opere di fine XV secolo con figurazioni più imponenti e strutturate, che rivelano una sintonia con la pittura di Gandolfino da Roreto (attivo tra Asti, Alessandria e il Monferrato, 1493-1518). L’ultima parte infine, è dedicata al pieno Rinascimento. Proprio in questa sezione della mostra sono esposte ai visitatori le nostre tarsie, splendida manifestazione dell’irraggiamento della cultura leonardesca anche Liguria.

Giovan Michele Pantaleoni era il manutentore dell’organo della Cattedrale. Per le sue abili capacità di intarsiatore del legno, ottenne anche la licenza a svolgere la professione di intagliatore. Fu così che gli Anziani del Comune, commissionarono all’artista alcune parti mancanti del coro della Cattedrale, realizzato tra il 1500 e il 1516 da Elia De’ Rocchi e Anselmo De’ Fornari. Pantaleoni creò le porte di accesso, il leggio centrale e tre scancelle. Anni fa, durante in restauro del coro, gli storici dell’arte hanno individuato due dei tre stalli di Pantaleoni: il pannello di San Barnaba e quello della Madonna con il Bambino che porgono le chiavi a Giulio II.

I due battenti delle porte in mostra ad Alessandria raffigurano la Sacra famiglia e i Pastori in adorazione, scene un tempo affiancate a comporre il riquadro della Natività. Oggi in Cattedrale, nella Cappella della Colonna, sono separate, disposte infatti nella parete di fondo alle due estremità dall’altare. L’esposizione piemontese consentirà di rivederle unite, ricostruendo così il quadro prospettico e scenografico unitario. Sicuramente questo potrà essere motivo in più per una visita alla mostra alessandrina.