Savona, 12 marzo 2020.

Carissimi fratelli e sorelle nel Signore,

Vi scrivo, in questi giorni che si sono davvero fatti difficili, per dirVi di nuovo che il Signore non ci abbandona e che da questo tempo strano potremo uscire tutti più umani e consapevoli, confidando nel Signore, imparando ad aiutarci a vicenda e facendoci carico responsabilmente del bene comune. Con le parole della poesia: “c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano/ Forse ci sono doni/ Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo” (Mariangela Gualtieri).

Ma, soprattutto, scrivo per dire un grazie grande -e sono certo di interpretarVi tutti- ai medici e a tutti gli operatori sanitari, per la dedizione senza limiti di tempo con cui si stanno dedicando a chi si è ammalato: il Vostro lavoro ci sta aiutando tutti a capire meglio che non siamo chiamati a vivere soltanto per noi stessi , ma che, con l’impegno generoso e competente di ciascuno, la vita di tutti può essere accolta, tutelata e custodita.

Ai malati, dico solo che Vi sono vicino e che ogni giorno celebro l’Eucaristia per Voi e per i Vostri cari. Ho scritto una piccola preghiera; pregarla -anche senza poterci incontrare di persona- ci può aiutare ad essere meno distanti e soprattutto a mettere, con fiducia grande, la nostra vita nelle mani del Signore.

 

Dio della vita e della gioia,

ascolta la nostra povera preghiera

in questo tempo difficile.

Dona conforto e guarigione ai malati,

sostegno ai loro familiari,

forza, conoscenza e intelletto d’amore a chi li cura.

Fa’ che impariamo a fuggire cose, pensieri e parole vane,

ad accogliere chi è povero, fragile o malato,

a non dar pena a nessuno,

a dare gioia a tutti.

Maria, Madre di Misericordia,

intercedi per noi presso il Tuo Figlio

e invoca che siamo liberati

da questo male che incombe.

Amen.

 

Vi benedico tutti con affetto,

il Vostro Vescovo + Gero