In occasione del primo giorno del Ramadan, che inizia appunto oggi, anche quest’anno il vescovo Calogero Marino rivolge un messaggio augurale e di amicizia ai fedeli musulmani presenti sul territorio savonese sottolineando come purtroppo la pandemia condizioni ancora le nostre vite e le celebrazioni religiose, ma affratelli ancor di più le nostre fedi.

Cari fratelli e sorelle musulmani,

         anche quest’anno, il Ramadan – come peraltro la Pasqua cristiana – è pesantemente condizionato dalle inevitabili restrizioni alle quale ci costringe l’emergenza sanitaria. Da più di un anno, del resto, la nostra vita è stata sconvolta dalla pandemia e la crisi economica sta mettendoci a dura prova: siamo davvero “tutti sulla stessa barca”. E tutti abbiamo pianto i nostri morti!

         In questo tempo difficile, ci siamo però anche ritrovati capaci di solidarietà e siamo anche riusciti, anche se in forme ancora troppo parziali, a prenderci cura insieme delle persone più fragili, al di là delle distinzioni etniche, religiose o sociali.

         Come ci ha ricordato Papa Francesco nella sua recente Enciclica Fratelli Tutti, “le diverse religioni, a partire dal riconoscimento del valore di ogni persona umana come creatura chiamata ad essere figlio o figlia di Dio, offrono un prezioso apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia nella società” (n. 271). E ancora: “cercare Dio con cuore sincero, purché non lo offuschiamo con i nostri interessi ideologici o strumentali, ci aiuta a riconoscerci compagni di strada, veramente fratelli” (n. 274).

         In questo spirito, vi assicuro la mia preghiera, formulando i migliori auguri di un Ramadan sereno e fruttuoso e di un gioioso ‘Id al-Fitr.

Calogero Marino, Vescovo di Savona-Noli