“Nicea 325 – 2025”, incontro a Savona sull’eredità del primo concilio

Un graffito a Belgrado raffigurante il Primo Concilio di Nicea

Savona. Martedì 17 giugno alle ore 20:30 nella Chiesa San Raffaele al Porto, nella Vecchia Darsena, le comunità cristiane del territorio si incontreranno per riflettere sull’eredità del primo concilio ecumenico nell’evento dal titolo “Nicea 325 – 2025”. Ad una prima parte di interventi a più voci seguirà un momento di preghiera comune. La serata si concluderà con un rinfresco.

“Dopo 1700 anni lavoriamo per una maggiore comunione tra le Chiese – affermano gli organizzatori, tra cui il Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Savona-Noli – Cosa significa credere oggi? Perché il cristianesimo di oggi ha ancora bisogno del Credo? Come le nostre diverse tradizioni vivono e interpretano oggi la professione di fede? Perché ricordare Nicea ha un forte significato ecumenico oggi?”.

Il Concilio di Nicea I non fu soltanto un dibattito teologico ma anche un esempio di come il dialogo possa generare unità e rinnovamento spirituale. L’assemblea convocata dall’imperatore Costantino I il Grande rappresentò un momento cruciale per affrontare le divisioni teologiche nell’ancora “giovane” cristianesimo e consolidare l’unità fra i credenti. Oltre duecento vescovi provenienti da tutto l’Impero Romano si riunirono nella città, oggi Iznik, in Turchia, per discutere questioni fondamentali, come la natura di Cristo e la relazione con Dio Padre.

Il dibattito principale riguardò la natura di Gesù: è creato da Dio e subordinato al Padre? Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo condividono la stessa essenza? Questa discussione generò divisioni significative ma pose le basi per il Credo niceno costantinopolitano, completato nel 381 e ancora oggi recitato in molte Chiese cristiane.

Un altro tema cruciale fu la determinazione della data della Pasqua, che sin dai primi secoli aveva generato dispute fra le comunità cristiane. Si stabilì che la Pasqua sarebbe caduta la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Tuttavia dal XVI secolo l’adozione di calendari differenti ha portato le Chiese orientali e occidentali a celebrare la Pasqua in giorni diversi. Significativamente quest’anno è coincisa nuovamente per tutte le confessioni cristiane, essendo caduta il 20 aprile.

Il Primo Concilio di Nicea non solo segnò un momento fondamentale per l’elaborazione delle dottrine cristiane ma mostrò anche l’importanza di un dialogo condiviso per affrontare questioni teologiche ed esistenziali, permettendo alle principali correnti del cristianesimo di mantenere una certa unità, almeno per altri secoli, nella consapevolezza di porre le basi per una testimonianza che stava già cambiando il presente e avrebbe partecipato a costruire il futuro.

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