Quaresima, domenica 11 marzo la raccolta per Cuba

Dal 2010 la nostra diocesi ha inviato don Michele Farina, dando inizio a una collaborazione fraterna con quella cubana di Santa Clara, unendosi all’esperienza delle Chiese di Chiavari e Genova, già presenti nell’isola dal 2005. Dopo sette anni don Michele è ritornato a Savona, il che non significa la conclusione della missione. Il suo rientro, anzi, offrirà l’occasione per dare ulteriore continuità alla bellezza della missione nella nostra diocesi.

Per inserire nel proprio percorso sinodale questo impegno a Cuba, la Diocesi nel periodo di Quaresima vuole proporre alcuni gesti che permettano alla nostra Chiesa savonese di mettere in pratica i verbi dei nostri “tavoli”: per ciascun verbo un segno di carità e di condivisione da vivere nelle nostre parrocchie domenica 11 marzo, la quarta domenica di Quaresima.

Per il primo verbo “uscire” si vuole sostenere in termini molto pratici l’uscire ogni giorno dei missionari delle parrocchie a Cuba, sacerdoti, suore e laici che ogni giorno compiono decine di chilometri per raggiungere le molte comunità. Perciò questa microrealizzazione ha come obiettivo il raccogliere fondi per la spesa del carburante e della manutenzione dei mezzi (un pulmino e una jeep) che ogni anno percorrono circa 60mila km ciascuno.

Per “annunciare” la proposta è l’acquisto di Bibbie e materiale catechetico, che da poco tempo è possibile reperire a Cuba. I Paolini hanno aperto recentemente un negozio all’Havana, dove è possibile comprare le Sacre Scritture. I catechismi e altri libri per la catechesi si possono comprare in ogni diocesi cubana. La Bibbia è un regalo importante e molto atteso da parte dei catecumeni, e di coloro che cominciano a frequentare la Chiesa.

Per il verbo “abitare” si vogliono sostenere le persone che hanno problemi inerenti alla casa, alcune per i danni causati dal recente ciclone. Migliorare la propria abitazione è una necessità, una priorità per molte famiglie.

Per “educare” si propone di aiutare i bambini nell’acquisto di materiale per la scuola: quaderni, penne, matite, colori, zainetti e tutto ciò che può essere loro d’aiuto per lo studio, per il loro percorso scolastico; e con questo materiale, vestiti, scarpe, che sono così costosi per i cubani.

Infine circa il verbo “trasfigurare” la proposta è aiutare i ragazzi in tutte le attività della pastorale giovanile della parrocchia e aiutarli nel loro percorso di studio. Trasfigurare perché possano trasformare la loro mancanza di opportunità in possibili cammini di crescita, di formazione, di studio e lavoro degni delle loro aspettative. Sostenere le spese di trasporto, l’acquisto di un computer, libri e altro materiale sono l’obiettivo di questa microrealizzazione.

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