Savona. Questa mattina nella Sala “Cappa” del Centro Diocesano Pastorale “Città dei Papi”, in via dei Mille 4, la Caritas della Diocesi di Savona-Noli ha presentato il calendario di eventi “Connessi, Custodi, Fratelli. 50 anni di Caritas per abitare il futuro”, pensato per celebrare l’istituzione dell’organismo pastorale nel 1973 per volontà dell’allora vescovo Giovanni Battista Parodi. “Celebriamo questi primi cinquant’anni per ringraziare e fare festa con le persone che hanno messo tutta la loro vicinanza fisica, il loro cuore e la loro passione nella Caritas – ha dichiarato la direttrice Monica Siri – Il fatto che la Caritas esista ancora oggi è un dono per la città e la diocesi, per questo vogliamo non solo celebrare cosa abbiamo fatto finora ma anche progettare il futuro”.
Siri ha poi spiegato la scelta del titolo del programma di eventi: “‘Connessione’ significa essere collegati con il mondo esterno e le persone che lo vivono e sapere che c’è una reciproca dipendenza: ciò che succede fuori, anche dall’altra parte del mondo, tocca anche noi. ‘Custodi’ perché custodiamo ciò a cui teniamo, soprattutto le relazioni con le persone, perché nessuno ci può essere indifferente. Abbiamo una ‘opzione preferenziale’ verso i poveri per venire incontro a chi ha bisogno. La Caritas ha fatto esperienza di questa custodia verso i fratelli: papa Francesco ci ha richiamato sul fatto che nessuno si salva da solo ma facciamo parte di una sola umanità”.
“Stiamo guardando al futuro per dare sempre più spazi di vita nuovi nel territorio a chi ha bisogno, che è il nostro obiettivo”, ha detto Marco Berbaldi, presidente della Fondazione ComunitàServizi, onlus che gestisce i servizi caritativi diocesani. “Esprimo la gratitudine mia e di tutta la diocesi verso gli operatori della Caritas, dipendenti o volontari, che hanno messo e mettono impegno e passione per rialzare migliaia di persone fragili – ha aggiunto monsignor Calogero Marino, vescovo di Savona-Noli e presidente della Caritas – La mia speranza è che un giorno la Caritas ‘finisca’, ovvero che si raggiunga lo scopo dell’inclusione sociale di tutti i poveri. Il fatto che ce ne sia così bisogno non è un bel segno: solo quando la comunità civile potrà prendersi carico dei fragili la Caritas ‘si farà da parte'”.
“Purtroppo non sono ottimista e credo che per molti decenni ci sarà ancora bisogno della Caritas – ha concluso – La tentazione a delegare l’aiuto ai poveri è molto forte, anche nella comunità cristiana. Negli anni a venire dovremo sempre più far fronte alle povertà immateriale, ad esempio il disagio dei giovani, le forme di dipendenza, la solitudine degli anziani o l’accoglienza dei migranti, che papa Francesco definisce la carne viva di Cristo”.
All’interno del progetto “Mappe di una città in-divenire”, promosso dalla Caritas e dalla Fondazione ComunitàServizi in collaborazione con il Comune, venerdì 6 ottobre alle ore 17:30 sarà inaugurata la mostra “I migranti mappano l’Europa” a cura di Nausicaa Pezzoni ed Eros Badin. Sui pannelli esposti nel portico e nell’atrio d’ingresso del Municipio e sul pavimento dell’antistante piazza Sisto IV trenta mappe mostreranno Savona e altre città da un nuovo punto d’osservazione: quello dei migranti che approdano sul territorio europeo.
Mediante il disegno di una mappa i migranti sono invitati a pensare alla propria relazione con la città d’approdo. Milano, Napoli, Bologna, Parigi, Rovereto o Savona sono rappresentate attraverso lo sguardo dei nuovi abitanti, ai quali è stato chiesto di tracciare i luoghi più significativi, i percorsi più frequenti, gli spazi abitati, i punti scelti come riferimenti e quelli considerati invece inaccessibili. Il progetto raccoglie ad oggi più di duecento mappe e nasce da una ricerca intrapresa dieci anni fa da Nausicaa Pezzoni, architetto e urbanista, e pubblicata nel libro “La città sradicata. L’idea di città attraverso lo sguardo e il segno dell’altro”, pubblicato da O Barra O Edizioni.
Lo spazio svelato in ogni mappa è una scoperta sia per l’autore che lo disegna sia per chi osserva una nuova città che prende forma dallo sguardo straniero. Con il disegno si va formando per il migrante un piano di consapevolezza del luogo abitato: una coscienza che permette il passaggio da una condizione di sradicamento alla possibilità di sentirsi abitante. A sua volta l’Europa scopre nuovi modi di essere rappresentata in mappe che, contenendo spazi invisibili sulla cartografia tecnica, fanno emergere significati, emozioni diverse e inedite attribuzioni di senso ai “propri” luoghi, tali da formare la mappa di un continente che si arricchisce di forme rinnovate.
In apertura dell’esposizione un’opera di Paolo Ferrari, medico psicoterapeuta e artista. Fa parte del ciclo di opere “Sul filo dell’orizzonte” e si ispira a quella linea all’infinito che segna gli orizzonti, in particolare quello del mare, elemento dalla continuità oscillante che è punto di riferimento e oltrepassamento per i migranti e chiunque voglia scoprire lo spazio ancora da abitare. A seguire dalle 20 in piazza Sisto IV si terrà una festa finanziata con i fondi del SAI Sistema Accoglienza Integrazione per celebrare la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza in ricordo delle vittime del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Per informazioni è possibile contattare Nausicaa Pezzoni al numero di cellulare 3498549119 o via e-mail a nausica.pezzoni@gmail.com.
Giovedì 12 ottobre alle 17:30 presso la Mensa di Fraternità, in via Edmondo De Amicis 4R, si svolgerà un incontro interreligioso in collaborazione con l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e il Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Savona-Noli. Sabato 21 ottobre alle ore 16 in via Alessandro Manzoni è previsto il Mercatino Vintage Solidale, con dj set e aperitivo, a cura dei Centri d’Ascolto Caritas. Il ricavato delle vendite sarà destinato al progetto dei corridoi umanitari per l’accoglienza di stranieri in difficoltà. Sabato 4 novembre dalle 14 alle 17 in piazza Sisto IV ci sarà l’evento “Time to move”, in cui Eurodesk presenterà le possibilità di mobilità internazionale per i giovani, in particolare i programmi Erasmus+. Venerdì 10 novembre alle 10:30 si terrà la presentazione della “Mappa dell’accoglienza e della cura”, parte del progetto “Mappe di una città in-divenire”, a cura di Nausicaa Pezzoni: uno strumento utile a chi non riesce ad accedervi e agli operatori sociali.
Il momento culminante del percorso sarà sabato 18 novembre dalle 9.30 in poi presso il Seminario Vescovile con la giornata “Caritas in festa!”, in occasione della 7ma Giornata Mondiale dei Poveri: un’occasione di condivisione con chi ha contribuito a costruire e sostenere la Caritas diocesana. Infine domenica 26 novembre alle 21 presso il Centro Diurno di Solidarietà, in via Edmondo De Amicis 4R, sarà rappresentata la performance di teatro sociale “Banlieue du Lune. Studio/azione intorno all’abitare – Open session 1” a cura di Teatro 21, associazione attiva da dieci anni e le cui attività sono aperte a tutti.
Infine sempre per il cinquantenario la Caritas sta pensando di realizzare un opuscolo ispirato alle tre parole, incontrate durante i confronti di questo anno, “connessi, custodi, fratelli”. L’opuscolo non sarà una raccolta cronologica, didascalica e completa di tutte le esperienze passate e dei progetti presenti ma restituirà una lettura di queste tre parole simbolo mediante suggestioni, note di colore, spunti, esperienze specifiche e piccoli pensieri. I contenuti potranno essere fotografie, scritti ad hoc, poesie, riflessioni corte o lunghe, illustrazioni, ricordi in forma di testo o frasi, citazioni.
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