Natale 2021. Messa del giorno

“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace”. Mi colpiscono queste parole di Isaia che abbiamo appena ascoltato, perché sono ormai pochi i giorni che ci separano dalla Marcia della Pace, che quest’anno sarà ospitata a Savona. Ma subito il testo continua: “messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza”. Perché pace e salvezza -nel linguaggio delle Scritture Sante, che è diverso dal linguaggio della politica internazionale!- sono sinonimi, e lo shalom che è al cuore della Bibbia è pienezza di vita, la vita di Dio che ci è donata in Cristo: “a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”.

È questa la pace annunciata questa Notte dagli angeli: “gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”. Come insegna il Concilio, “La pace non è la semplice assenza della guerra… La pace è frutto anche dell’amore…Il Figlio incarnato infatti, principe della pace, per mezzo della sua croce ha riconciliato tutti gli uomini con Dio e, ristabilendo l’unità di tutti in un solo popolo e in un solo corpo, ha ucciso nella sua carne l’odio e, nella gloria della sua risurrezione, ha diffuso lo Spirito di amore nel cuore degli uomini” (GS 78).

Vi è quindi un felice intreccio tra il Natale e la pace: necessario per non spiritualizzare il Natale (perché la nascita di quel Figlio ha conseguenze ben concrete -se solo lo vogliamo!- nella nostra vita) e necessario anche per non mondanizzare la pace (che non solo frutti di accordi tra parti in conflitto, ma dono che viene dall’Alto!)

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